Mare

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domenica 6 novembre 2011

LASSU'....di Caterina Palermo



Sospesa , in bilico tra sogno e realtà,
con lo sguardo vago nelle tante difficoltà
dei giorni difficili senza colore,
consolo il mio cuore intriso di gioia e dolore.
Sospesa , su altezze irraggiungibili
tra desideri e mete impossibili
libero l'animo dalle delusioni
e mi lascio incantare dai tanti suoni
che il mondo sottostante
orchestra con ritmo incessante.
Sulla nuvola della fantasia
vorrei ritrovare l'anima mia,
quella che sussurra parole di pace
e ogni sofferenza tace.....

LUNA.....


Oh Luna,miriade di luci,
ogni passo conduci
su sentieri intrigati
dai poeti novellati.
Principessa scintillante
a te, con aria sognante,
affido segreti desideri
legati al filo dei misteri
che nell'alto nei cieli
a tutti noi mortali ,celi.
Ovunque lo sguardo, tu posi,
attendi che ognun riposi
e per liberar la mente
ci culli dolcemente
coi raggi tuoi d'argento,
liberi da ogni turbamento.
La vita rapida fugge,
e non sempre rifulge,
tu ,guardia pensierosa,
sei madre generosa,
un lieve sorriso regali
per momenti speciali....

sabato 1 ottobre 2011

Lungo la strada.......



Non ti fermare, non aver paura.
Se la strada è difficile ed oscura
allunga il tuo passo , forza e coraggio,
non sei più solo, uomo saggio.
Là in alto nel buio cielo ,
la tua Stella, dietro un velo...
Dama galante ed ancor cortese
nessun sacrificio mai pretese...
Timida e silenziosa da lassù t'osserva,
e non sai quale amor per te riserva...
Grida il tuo dolore , uomo solitario,
hai già sofferto per ogni tuo sbaglio.....

27 settembre 2007...SOLO TRISTEZZA...


Solo tristezza negli occhi tuoi,
un velo sul passato e
nebbia sul presente.
Cerchi nel tempo dei ricordi smarriti
e rivoli che scendono nell’oblio.
Solo un guizzo, ogni tanto,
di splendente gioia,
nel verde degli occhi tuoi,
mentre sfioro la guancia vellutata.
Non un cenno, nessuna parola
ma so che l’anima tua vive
insieme all’anima mia, quasi gemella.
Una storia troppo grande,
in un’ immenso amore,
un mare di gioie
tra lampi di dolore,
una esile figura
di grande piccola donna,
un silenzio che tuona
nell’oscura notte.
Eccoti ora, Stella nascente,
ti seguo di passo in passo,
non più spirito vago….

Tua figlia Caterina....

mercoledì 10 agosto 2011

AMORE - ODIO...PER LA LINGUA INGLESE...


Ho un cruccio che mi angoscia.......vorrei descrivere tante emozioni, vorrei raccontare dei fatti, vorrei lodare con tante meravigliose parole , vorrei scherzare, vorrei anche solo chiacchierare ....con mia nuora Lisa , che è inglese, ma....ma...c'è un ma!!! Non so parlare la lingua inglese ........anche la più semplice parola non vuole uscire dalla mia bocca........mi si blocca il cervello...e il cuore è addolorato per questa mancanza di condivisoni..

Vorrei esserle più vicina anche per le comunicazioni relative alle bambine, la mie adorate nipotine gemelle Martina e Maria.

Di sicuro le diversità della lingua è la condizione che più mi fa senire sola, lontana ed inutile anche come nonna.

E' pur vero che da sola per qualche giorno in Inghilterra me la sono cavata, ma il senso generale di estraneità con le persone che mi circondavano mi hanno fatto riflettere sulla vitale necessità di sapere parlare la lingua inglese.

Non è di certo facile a 50 anni passati ,senza avere purtroppo tempo e mezzi , riuscire ad imparare tutto il necessario della lingua inglese per intrattenere una bella conversazione a casa di mio figlio a Seaham, UK, per il prossimo 15 settembre. Raccontare favole, canticchiare ninne nanne alla bambine , chiedere consigli a mia nuora sui posti da visitare, entrare ed uscire da negozi ed avere ben chiaro l'itinerario per viaggiare da sola!!

Alle bambine parlerò italiano perchè la doppia lingua già nella primissima infanzia aiuta l' apprendimento, alla cara Lisa dirò parole a vanvera frutto di miei ricordi e di consultazioni veloci al vocabolario poket, nei negozi indicherò la merce, in aeroporto seguirò cartelli, indicazioni figurate e la scia dei viaggiatori che dovranno imbarcarsi con il mio volo, alla stazione dei treni con la piantina capirò la direzione giusta,con mio figlio non serviranno tante parole, neanche in italiano...

Lo guarderò negli occhi e stringendolo al cuore gli farò udire tutto l'amore e l'orgoglio di me madre e nonna che ho accumulato nel tempo, nel lungo tempo che è stato necessario per fondare la sua vita e la sua famiglia in Inghilterra.

Al mio rientro seguirò qualche corso last minute, anche online ,almeno per scrivere loro dei bellissimi bigliettini augurali e festosi , qualche piccola poesia frutto dei miei sentimenti per loro e qualche frase tipica inglese per farmi spiegare bene il significato...

Leggere e scrivere inglese mette in modo una memoria visiva molto utile, ma il sentire e capire è tutta un'altra faccenda, molto molto complicata. Non riesco a capire neanche l'argomento, non la singola parola mi manca, ma tutto il contesto mi rimane completamente estraneo.

Colpa di sicuro di non avere avuto, a suo tempo ,nella vita scolastica nessuna base di lingua inglese e la non necessità fino a ieri di dover parlare e capire inglese mi hanno fatto vivere nell'ignoranza piu' completa....

......thanks for your time ....
...............................and thanks to Google translator

Caterina

giovedì 21 luglio 2011

IL MIO PAPA'.....di Caterina P.


Per me e i miei fratelli non c'era un papa' come tutti i nostri coetanei. Gli altri i nostri amichetti avevano un papa' giocherellone. scherzoso, disponibile, noi un papa' a modo suo amorevole ma duro, chiuso ,Per me e i miei fratelli non c'è mai stato un papa' ma un CAPO...Fin da piccoli non lo vedevamo mai uscire la mattina per il lavoro, usciva che era ancora buio per prendere il primo treno e la sera al rientro così stanco ed affamato che ci vietava di fare qualsiasi fiato o rumore prima di essersi tolto la divisa di Vigile Urbano e rifocillato...poi ci era permesso di raccontare la nostra giornata e con scrupolosa premura ci controllava i compiti della scuola per il giorno dopo, Io e i miei fratelli siamo stati sempre i piu' , eravamo lodati dagli insegnanti, bravi ed educati in un quartiere di periferia romano dove purtroppo regnava il degrado, piccola criminalità, ignoranza.. ..A me e ai miei fratelli con un padre sempre in divisa che vigilava sempre su tutto per l' ordine, il rispetto, la giustizia non era vita facile, Io e i miei fratelli per quanto facevamo di buono non era mai abbastanza per il nostro CAPO, potevi fare meglio e di piu' sempre ripeteva. Il suo primo insegnamento è sempre stato il massimo rispetto per il tuo prossimo, porgi sempre l'altra guancia e accontentati di quello che hai perchè c'è sempre chi sta peggio....Io e i miei fratelli non abbiamo mai avuto un bacio, una carezza, una festa di compleanno, mai ricevuto giocattoli, io ancora sogno la prima bambola,,,,da piccoli a letto dopo Carosello e da piu' grandi rientro alle 20......Ma tutto questo fa parte del primo capitolo della mia vita , il secondo meraviglioso mi fa trovare non un papa' aperto ai sentimenti verso di me figlia ma un nonno amorevole e devoto verso i miei bambini...Gli ha dato baci, carezze, feste di compleanno, giocattoli,tutto il suo sapere immenso, e regole di vita sane, cristiane ma non fuori del mondo, di rispetto ma anche di difesa. Il mio papa' meraviglioso ha cresciuto i miei figli , è sempre stato chiamato Capo o Nonno Capo...La sua finta durezza con noi figli gli veniva dall'essere rimasto orfano a8 anni di entrambi i genitori con 5 sorelline, di essere vissuto di carità in collegio in un minuscolo paesino povero della Basilicata e di esserci trovato da solo in una grande città come Roma a 25 anni nel 1950 e di non conoscere gioie ma soli dolori, A 70 anni la sentenza....4 mesi di terribile sofferenza e poi la fine!!!Sempre lucido con la sua saggezza e il suo sapere forbito, in quel brutto letto di ospedale dove era paralizzato dalla vita in giu', con finte cure palliative e finta terapia del dolore, dove la dignità umana non ha piu' regole e dove l'intimita' e il pudore non proprio corpo non conoscono vergogna....mi ha implorato per 4 lunghissimi mesi di lasciarlo andare...di farlo riposare in pace per l'eternità, di far ricongiungere la sua anima al Signore, di dare la pace al suo corpo martorizzato, di aiutatarlo ,da solo non poteva....Io figlia rappresentavo in quel momento , la sua via per raggiungere la salvezza eterna. Ho pianto mi sono disperata o ragionato con lui e non volevo credere alle mie orecchie....mio padre sragionava, lui tanto devoto e di Chiesa, lui tanto retto...io tutti i giorni in ospedale non vedevo un moribondo ma il mio adorato padre e questo mi riempiva di gioia, dicevo sei con me ancora un altro giorno,,io sono felice....ma il mio ora lo so era egoismo...mio padre mi ha liberato e si è liberato da solo il giorno che ha deciso fosse l'ultimo. Tutto il giorno mano nella mano, non mi lasciata andare via neanche un minuto, dieci ore attaccata alla sua mano sformata....dieci ore di ricordi lucidi, dieci ore di raccomandazioni per la mamma, dieci ore di amore per i miei figli, dieci ore di passione, un bacio,la richiesta di farsi chiamare papa' e ......il suo respiro e il cuore si sono fermati....ma non per sempre...
Il mio papa' è nella nostra vita ogni momento della giornata...Papa' ti vogliamo bene. Grazie
papa' Savino, grazie Nonno Capo....

STASERA....di Caterina P.


Vorrei raccontare tutta la mia vita stasera
ma senza usare alcuna parola
solo specchiare i miei occhi nei tuoi
e sfogliare insieme immagini
intrise di gioie e dolori...

Vorrei cantare tutta la mia vita stasera
ma senza usare alcuna nota musicale
solo avvicinare i nostri cuori
e farli ritmare insieme
sulla stessa melodia.

Vorrei fare una poesia di tutta la nostra vita stasera
ma senza quartine né rime
solo unire il mio nome al tuo...
l'amato e l'amata
insieme,in questa indimenticabile sera...

Martina e Maria.


Le parole erano lì, scritte nei loro occhi. Sono piccole, non sanno ancora parlare, ma non è importante. Volevo sapere cosa significa essere sorelle, anzi più che sorelle, essere gemelle, una lo specchio dell'altra ma anche una diversa dall'altra. Tutto era li', negli sguardi e non ho fatto altro che prendere una penna, una foglio bianco ed emozionarmi nel dare vita con poche parole alla grandezza del loro mondo...
Dall'amore dei loro genitori sono nate due splendide creature.
Una benedizione dalla nonna......

SORELLE.....di Caterina P.



Sarà affinità
sarà forte complicità
Sarà tanto gioco
sarà come fuoco.
Sarà la pace
sarà battaglia audace.
Sarà uno sguardo
sarà tanto riguardo.
Sarà poco riposo
sarà sonno generoso.
Sarà ora paura
sarà forza futura.
Sarà ogni emozione
sarà la delusione.
Sarà ogni dolore
sarà tanto amore.
Sarà oggi, ieri o domani
sarà tendere le mani.
Sarà Maria piccolina
sarà forse Martina.
Sarà gioia infinita
sarà tutta la vita.
Sarà l'essere gemelle
sarà per sempre sorelle.

ATTESA........di Caterina P.



Ho percorso strade note e vie segrete
ho scalato montagne e conquistato mete,
nel mare dei ricordi mi son smarrita
e per ritornare alla vita
la tua salda mano ho afferrato
e tutto il mio dolore ho gridato!
Ora desidero solo riposare,
dai sogni lasciarmi trasportare,
guardare il mondo attraverso il mio cuore
e godere di ogni piccolo amore.
Come un miracolo sceso dal cielo
hai steso un candido velo
su ogni umana bruttura
per riportarmi alla fiducia futura.
Resta con me in ogni istante
anche nell'ombra, sempre costante.
Sii mio Angelo in ogni momento
e consola ogni mio turbamento.
Sussurami parole dolci ed armoniose,
e intorno profuman di te tutte le rose,
per ogni raggio di sole che scende
il tuo volto nel mio risplende....
Cara Mamma , la tua impronta leggera
lasciami quando scende cupa la sera
e mostra a me viandante nuova luce
che alla pace e serenità conduce....
La tua Caterina...

NUVOLA......di Caterina P.


Sospesa , in bilico tra sogno e realtà,
con lo sguardo vago nelle tante difficoltà
dei giorni difficili senza colore,
e consolo il mio addolorato cuore.
Sospesa , su altezze irraggiungibili
... tra desideri e mete impossibili
libero l'animo dalle delusioni
e mi lascio incantare dai tanti suoni
che il mondo sottostante
orchestra con ritmo incessante.
Sulla nuvola della fantasia
vorrei ritrovare l'anima mia,
quella che sussurra parole di pace
e ogni sofferenza tace.....

giovedì 31 marzo 2011

CASCINA GOBBA- Milano- una mattina di sabato...


Sul piazzale antistante la stazione M2 di Cascina Gobba c'è una grande rotatoria intorno alla quale girano bus, taxi, auto, pullman. Poi si inseriscono frettolasamente pedoni da ogni lato.

Mentre ogni veicolo prende posto nell'area ad ognuno riservata, ti accorgi di quanta confusione c'è ancora. I bus sono fermi ai capolinea, le auto nei parcheggi, i taxi in fila indiana lungo il loro spazio ma da ogni lato possibile ci sono auto che insistono ad invadere l'area della piazza creando ingorghi a non finire...

Le persone distrattamente scendono dai pullman e dai bus , entrano ed escono dalla stazione, si incontrano, si salutano, c'è chi fuma nervosamente. chi si trascina dietro valigie voluminose, chi spinge un passeggino con un bimbetto adormentato, chi ha sottobraccio un'anziana signora...

Quanti mondi in questo mondo!

Sono qui, in un punto , ferma e curiosa, giro lo sguardo intorno.

E' una bellissima giornata di sole, un tepore primaverile ti accarezza il viso, i raggi del sole si riflettono sui cristalli delle auto e accecano gli occhi.

C'è un fermento, tanto movimento..e' un sabato che incontra usi e costumi diversi. C'e' il mercato settimanale dei russi e un tour di pullman in partenza per il Marocco.

Etnie diverse con i loro usi e costumi in pochi metri quadrati che rimangono comunque distanti e lontani.

Donne giunoniche con i capelli talmente cotonati e gialli da sembrare balle di fieno, con le guance rosse come mele della Val di Non e le labbra di fuoco. Sone le signore russe che camminano ondeggiando in equilibrio su tacchi vertiginosi nonostante piedi e caviglie quasi elefantiadi.

Vanno portando grossi pacchi di mercanzia agli stands nel mercato che viene a loro riservato ogni sabato e domenica nel grande parcheggio della stazione di Cascina Gobba.

Per lo più sono le donne che scendono dalla metro e dai bus per inoltrarsi al mercato ma i loro uomini anche se in minoranza si fanno notare prepotentemente....Di prima mattina emanano un odore nauseabondo di alcool misto a fumo!

Fanno decisamente concorrenza alle loro donne che ad ogni passo svolazzano al vento profumi forti e dozzinali.

Non mi spingo verso il loro mercato anzi vedo che nessun italiano arriva fin li'.

Sembra zona off limits, riservata alla vendita delle merci e ai successivi festeggiamenti folkloristici .

Da lontano si odono suoni, canti con parole incomprensibili.

Il grande prato al centro della rotatoria nello stesso tempo e' zona riservata a gente del Marocco. Ogni fine settimana tour di pullman vanno da Milano- Cascina Gobba a Marrakech - Marocco.

Sono due i pullman in partenza questa mattina con circa cento posti. Gia' dal venerdi sera i marocchini si radunano lì in mezzo al parco per poi prendere posto per la partenza.

Per la sosta sono attrezzati con cucine da campo, sacchi a pelo per la notte e in caso di pioggia con piccole tettoie di teli. Il Comune ha fatto allestire bagni chimici.

E cosi' mentre sei in attesa del bus o della metro per raggiungere la scuola, il lavoro, l'ospedale o solo vai a zonzo, ti ritrovi a partecipare alla cottura del pranzo o della cena in stile magrebhino, speziato fino alla nausea.

Tutto questo a cielo aperto, sotto i raggi del sole o della luna, con vento o pioggia che sia.

E che bagagli da caricare nei pullman! Dire valigie è troppo riduttivo. Scatoloni, biciclette, pneumatici ai automobili, materassi, persino una lavatrice ha trovato posto nel bagagliaio.

Le donne con i loro tradizionali vestiti o con stile europeo si occupano del cibo e dei bambini.

All'ora della partenza in un baleno sparisce tutto nei pullman e il piazzale riacquista il suo spazio.

Per tutta la settimana , comunque la stazione di Cascina Gobba è un grande crocevia di genti.

Mi guardo in giro di nuovo....e con passo svelto vado a raggiungere la mia meta!

A domani....

lunedì 24 gennaio 2011

LE PAROLE...... di Caterina....



In silenzio piano piano

arrivano le parole

dalla mente al cuore.

Si susseguono veloci ,

si rincorrono nella testa,

fanno giri tortuosi,

ma alla fine come bravi soldatini ..

le parole...

.si mettono in fila con ordine e precisione,

e allora ,solo allora la mano ,

prima che si confondano di nuovo,

le cattura per riempire

di allegre figure il candore del foglio.

Ma gli occhi curiosi e lesti,

non sanno aspettare e

corrono veloci da parte a parte,

per lanciarle come frecce,

lì proprio nel centro del nostro cuore,

lì proprio dove nasce il nostro amore,

lì dove iniziano le parole.......

SOGNO.....




Sogno di un sorriso appena accennato

che apre a tante speranze.

Lo so , ieri e' già' un ricordo ai tuoi occhi,

oggi piano piano sta scivolando via dal tuo cuore

e domani carico di mistero

potrò leggerlo nei tuoi pensieri.

Sogno di una miriade di stelle

che rischiarano il buio della nostra vita.

Lo so, hai lasciato la mia mano,

cammini veloce avanti a me e

alto e fiero percorri la strada affollata.

Sogno di un raggio di sole

che dona calore alla mia gelida pelle.

Lo so, ormai lontano tra la gente,

svanito nella nebbia come un vascello

nel mare tempestoso dei ricordi.

Sogno di tenerezze infantili

che narrano di emozioni introvabili.

Lo so, ti ho lasciato volare leggero

finalmente libero dalle catene del mio male.

Sogno di toccare le tue guance

con un bacio appena sfiorato

Sogno che da qui nella fredda ultima dimora

possa io, la tua amata madre, donarti

la pace e la ritrovata gioia.....

Sogno di non saperti solo e disperato

ma forte di tutto l'amore che ti ho lasciato...