Mare

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domenica 3 ottobre 2010

DOMANI SARA' -- terzo capitolo --

Ma non direi proprio niente di speciale quando si hanno due figli! Sono loro il futuro, il nostro futuro, e il compito del genitore è di sostenerli sempre. Prima mano nella mano per aiutarli a camminare, poi da adolescenti dispensando consigli, da ragazzi non farli sentire soli quando hanno sbagliato e soffrono, poi ancora da adulti seguirli in silenzio da lontano mentre percorrono le strade della vita. Amore e fiducia, sempre.” Barbara fece un lungo respiro, aveva fatto tutto il discorso con tale passione da rimanere senza fiato.
“ Caspita, Barbara ,mi fai sentire fiero di essere padre, un buon padre. Certo ho sbagliato qualche volta nel tempo, ero assente dal loro mondo ma piano piano ho capito e sono diventato il loro punto di riferimento e loro per me la continuità della vita. Non ho puntato su di loro i miei desideri , accetto e sostengo le loro scelte, i loro desideri e sono felice che mi rendano partecipe. “
“ Allora sono contenta per te, per la tua famiglia. E complimenti per il tuo regno, la barca , semplice ma di gusto. “
“ Scusa Barbara, posso farti una domanda personale? “
“Dimmi”. Ma ero sulle difensive e nervosa.
“ Cosa ti porta qui, dopo tanti anni? E perché da sola? “
Ecco l’angoscia riapparire sul volto di Barbara. Era troppo presto, non poteva, non riusciva a parlare, sapeva che i moltissimi anni di lontananza che separavano lei e Giorgio non si potevano cancellare con un fumante caffè e quattro chiacchiere, bisognava avere molta confidenza per dare delle risposte.
Da brava giornalista rimase sul vago: “ Ritorno al passato per nostalgia di una vecchia signora, niente di più! Cammino a ritroso da fare da sola.”
Giorgio si era reso conto di aver provocato una certa freddezza tra lui e Barbara e con garbo e gentilezza le propose una piccola gita in barca lungo la costa per gustare degli odori e dei colori che offriva la natura in quel periodo.
“ Su Barbara per farmi perdonare le domande inopportune,concedimi una sola ora di spensieratezza insieme per ammirare questo mare splendido. Al rientro ti lascerò alle tue cose e mi rimarrà la gioia di averti rivista e forse aiutata con questa gita in un momento poco sereno” .
“ Accetto volentieri . Ho sempre avuto nostalgia di questa costa con le meravigliose insenature che mio padre mi aveva fatto amare”
La giornata si stava rivelando diversa da come Barbara prevedeva e si fece catturare dagli eventi piacevoli del momento. Al rientro avrebbe ripreso il suo viaggio personale nel passato.
Dalla barca, da lontano ,riempì forse per l'ultima volta i suoi occhi e il suo cuore con i colori, i suoni, e le bellezze del suo paese consapevole di non poterci tornare più.
“ Giorgio, per favore, possiamo rientrare? Sai la mia pausa è scaduta e devo affrettarmi a rientrare. Ti ringrazio per questa piacevole mattinata che ricorderò con affetto ma il dovere mi chiama.”
“ Hai tuoi ordini Madame! Dietrofront velocemente e con il vento in poppa!Sarai al porto sana e salva per rituffarti nella tua vita di oggi “.
Ormeggiata la barca e scesa dalla passerella Barbara si affrettò a salutare Giorgio con affetto ma la fretta aveva preso il sopravvento e sembrava quasi maleducata a scappare via in quel modo:
“ Devo andare e porterò con me questo momento sereno, ti ringrazio e ti auguro tutto il bene possibile ma....addio “
“ Si, si, ho capito che non avrò più modo di incontrarti di nuovo. Anche io conserverò nei miei ricordi più belli questa mattinata. Buona fortuna Barbara “.
Giorgio la guardò andare via con passo veloce e sicuro e piano piano sparì nei vicoli che portavano verso il centro della cittadina.
“ Ecco “ pensò Barbara “ ora sono pronta ad affrontare la realtà , non avrò paura del passato “.
Si trovava ancora davanti a quel portone ma questa volta suonò il campanello. Uno scatto fece aprire il pesante portone e dopo averlo aiutato ad aprirsi completamente non le restò che salire quei ripidi scalini fino al primo piano. Ad accoglierla una distinta signora con un gioioso sorriso sulle labbra e le braccia aperte per un abbraccio affettuoso: la zia Serena, il suo idolo e il suo passato. Con il cuore pieno di un misto di sentimenti dall'amore alla rabbia, dalla gioia alla tristezza, Barbara si tuffò in quell'abbraccio e le lacrime cominciarono a rigare silenziosamente i loro volti.

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